MASTOPLASTICA RIDUTTIVA

INDICAZIONI ALL’INTERVENTO

Esistono ipertrofie mammarie pure, cioè dovute all’aumento della ghiandola e quindi più frequenti nelle adolescenti, ipertrofie miste in cui la componente ghiandolare è infiltrata abbondantemente da tessuto adiposo, e quindi tipiche nelle donne dopo il parto, oppure ipertrofie esclusivamente adipose, cioè associate ad obesità, oppure a soprappeso. Le moderne tecniche operatorie prevedono l’asportazione del tessuto in eccesso, fino ad ottenere la giusta dimensione. Il tessuto residuo viene rimodellato, senza punti esterni.

La riduzione mammaria può essere realizzata a tutte le età. Per quanto riguarda un eventuale allattamento futuro, la paziente dovrà essere consapevole della possibilità che – in un futuro – non sia più possibile l’allattamento.

La paziente adatta ha una o più delle seguenti caratteristiche:

  1. Seno sproporzionatamente grande nei confronti del corpo
  2. Seno pendulo e pesante con le areole rivolte verso il basso
  3. Male alla schiena dovuto al peso del seno e al baricentro spostato
  4. Restrizioni nell’attività fisica dovuta alle dimensioni del seno

L’intervento di riduzione del seno può essere tranquillamente abbinato ad una correzione delle asimmetrie tra una mammella e l’altra

L’intervento può essere eseguito in qualsiasi periodo dell’anno, si preferisce però evitare i mesi centrali dell’estate: il caldo, infatti, favorisce l’edema (gonfiore) e rende scomodo il reggiseno elastico che va portato, dopo l’intervento.

TECNICA CHIRURGICA

L’operazione consiste nel rimuovere l’eccesso di ghiandola
mammaria e dare alla rimanente una nuova forma piu’ rialzata,
dato che un seno voluminoso e’ generalmente piu’ basso per
effetto del suo peso. L’intervento dura mediamente 2-3 ore ed e’ eseguito in anestesia generale. Le incisioni praticate possono essere due o tre a secondo delle dimensioni delle mammelle e della tecnica che si adotta. Qualora sia possibile, si utilizza unicamente una cicatrice intorno al capezzolo ed una verticale, che dalla parte inferiore dell’areola si porta verso il solco sottomammario. Attraverso tali incisioni viene asportata la cute e l’eventuale grasso in eccesso, nonché parte della ghiandola mammaria, in quantità tali da ottenere un’apprezzabile proporzione. Il seno viene quindi rimodellato, in modo che il risultato risulti in armonia con la silhouette globale della paziente e l’areola viene conseguentemente riposizionata  e ridimensionata.

La Mastoplastica Riduttiva consente alla donna un ottimale recupero estetico, psicologico e funzionale. Il seno, dopo la Mastoplastica Riduttiva, risulterà più piccolo e sodo, e la paziente potrà muoversi in modo disinvolto nella vita quotidiana, e soprattutto nelle attività sportive.
Nei casi estremi di gigantomastia, laddove quindi le dimensioni del seno siano tali da richiedere l’utilizzo di tecniche più aggressive, la cicatrice lungo il solco sottomammario si rendera’ necessaria.

POSTOPERATORIO,
Normalmente la sensibilità cutanea rimane invariata ma è possibile una temporanea riduzione della stessa. La capacità d’allattamento normalmente è preservata, ma ciò non può essere sempre garantito, principalmente in casi di importanti riduzioni di volume. Vengono usati due drenaggi che saranno rimossi prima della dimissione, di norma il giorno dopo l’operazione.
I punti di sutura, se non riassorbibili, andranno rimossi dopo 2-3 settimane. Comunque, in genere, sono riassorbibili e pertanto
non devono essere rimossi. Una medicazione e’ necessaria per i primi 4-6 giorni. In seguito sara’ sufficiente indossare un
reggiseno contenitivo non rigido per 2-3 mesi. Le normali attivita’ quotidiane potranno riprendere gradatamente dopo 10-14 giorni. Sport o attivita’ pesanti sono riammesse dopo 2-3 mesi.

LE CICATRICI

L’intervento consiste nella asportazione, secondo un preciso schema, della pelle in eccesso, del tessuto ghiandolare e adiposo in eccesso, e nello spostamento dell’areola in una posizione programmata e valutata secondo specifici calcoli anatomici; si conclude l’intervento con una sutura per piani dei lembi. Le cicatrici saranno posizionate nella piega mammaria, tra la piega mammaria e l’areola verticalmente, e attorno all’areola. Esse appariranno piuttosto arrossate nei mesi iniziali per poi schiarire in 10-12 mesi.

Normalmente queste sono sottili e soddisfano le aspettative della paziente. Qualora la paziente volesse ulteriormente migliorarne l’estetica, è possibile programmare delle terapie mediche o chirurgiche atte a migliorarne la qualità.

Il risultato

A meno che non subisca forti sbalzi ponderali e/o gravidanze, la forma e il peso del seno saranno costanti per anni. Come ogni parte del corpo, la forza di gravità nel tempo potrà provocare un certo rilassamento, correggibile con il lifting del seno. Il seno dopo la mastoplastica riduttiva risulterà più piccolo e sodo e la paziente potrà muoversi in modo disinvolto nella vita quotidiana e soprattutto nelle attività sportive. Tutta la figura risulterà più snella, aumentando fortemente l’autostima e la sicurezza.

DOMANDE FREQUENTI

  1. Quanto e’ possibile ridurre il mio seno?
    R. Non esiste una misura standard di riduzione. Ogni caso e’ differente pertanto solo durante la visita col chirurgo e’ possibile discutere in dettaglio questo aspetto. E’ comunque essenziale lasciare un certo volume per conferire alla nuova mammella una forma armonica.

 

  1. A chi e’ consigliato questo intervento?
    R. A donne con seno voluminoso tale da arrecare problemi, limitazioni fisiche o forte senso di disagio.

 

  1. Il mio seno potrà aumentare ancora?
    R. E’ possibile. Ciò può avvenire in caso di aumento di peso o in seguito ad alterazioni ormonali come durante una gravidanza.

 

  1. Potrò allattare?
    R. Dipende dalla tecnica usata e dalla quantità di tessuto rimosso. E’ comunque consigliato posticipare l’intervento se si ha intenzione di avere figli e si desidera allattarli naturalmente.

 

Ulteriori informazioni e risposte ad altre eventuali domande saranno date nel corso della visita col chirurgo.

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